Otranto - Alimini

Un centro di raro fascino dalle antiche origini. Le terre di Otranto furono abitate probabilmente già dal paleolitico. Di seguito furono popolate dai messapi per poi passare ai greci e ai normanni. Centro strategico per via della posizione, ponte tra oriente ed occidente, ebbe un importante sviluppo commerciale politico e religioso nel periodo bizantino e normanno.
 
Simbolo della città di Otranto è la sua Cattedrale fondata nel 1080 a baluardo della chiesa latina di Roma, in un territorio fortemente influenzato dalla cultura bizantina e dalla sua chiesa di rito Greco. L’interno, si presenta ampio e maestoso a tre navate divise da colonne con capitello e transetto. Il soffitto della navata centrale è a lacunari in legno policromo e dotato del XVII secolo. Al disotto del transetto è la cripta dove si possono ammirare preziosi capitelli dalle forme più varie.
 
Nel 1480 un tragico evento rese la città di Otranto celebre nella storia. I soldati turchi di Maometto II la conquistarono e massacrarono i suoi abitanti; 800 persone furono uccise perché si rifiutarono di abiurare la fede cristiana. All’interno della cattedrale nell’abside destra, custodite in apposite teche, sono ricomposti i resti degli 800 santi martiri che furono giustiziati. Nel cuore della città vecchia tra viuzze strette e tortuose è la chiesa bizantina di San Pietro edificata tra l’IX e il X secolo.
 
Vanto della Cattedrale, è il suo mosaico pavimentale, che come un tappeto ricopre l’intera superficie della chiesa. Esso fu realizzato dal monaco Pantaleone tra il 1163 e il 1165; egli realizzo anche i mosaici pavimentali della Cattedrale di Brindisi. Le migliaia di tessere di calcare colorato, poste l’una accanto all’altra, disegnano magicamente l’immagine dell’albero della Vita, rappresentazione allegorica della storia della Salvezza da Adamo ed Eva fino alla Venuta di Cristo. Sono rappresentare tra i rami di questo albero fantastico: figure allegoriche, i segni dello zodiaco, i mesi dell’anno, alcune scene dell’antico testamento ( la cacciata di Adamo ed Eva dal Paradiso, il racconto di Noé, la costruzione della torre di Babele).
 
A pianta quadrata con croce greca inscritta presenta un cupolino cilindrico centrale sorretto da 4 colonne. Essa è famosa per la presenza di un interessante ciclo di affreschi di scuola bizantina, datati tra X e XVI secolo. A seguito dell’attacco turco tra il 1485 e il 1498 Alfonso d’Aragona Re di Spagna promosse la fortificazione della città e la riedificazione del castello. Il maniero severo nelle sue forme è a pianta pentagonale con tre torrioni cilindrici prospettati verso la città e un bastione a forma di lancia verso il lato mare.
 
Tra le spiagge più apprezzate della Puglia indiscutibilmente trovano posto le Alimini che prendono nome dagli omonimi laghi apprezzabili per la varietà della loro fauna. Subito dopo i laghi si scorge la baia dei Turchi, con le piccole cale sabbiose ancora rimaste selvagge.